Revista Arquitectura

Bloomberg balloon

Por Marcelogardinetti @marcegardinetti

Que cosa transforma el espacio público en general en espacio de calidad ? el estudio neoyorkino Diller Scofidio + Renfro ha hecho de esta cuestión el eje alrededor del cual construir su lenguaje arquitectónico y aumentar el debate internacional. “Para crear un lugar que sea realmente público – dice Liz Diller, socio de la firma – hay que borrar las distinciones entre proyectos de arquitectura, urbanismo, suelo y medios de comunicación.”BLOOMBERG BALLOON

Muchos, no necesariamente los no profesionales, que a menudo ignoran que diseñar significa tener que lidiar con lo que no es tangible o definible fácilmente: el aire, el movimiento de personas, las trayectorias y los sistemas de agregación son componentes claves de un proyecto, incluso más en un proyecto para un espacio público.

El National Mall en Washington es uno de los lugares públicos más venerados en los EE.UU. Símbolo de la disidencia, de la libertad de expresión y de la democracia estadounidense, el centro comercial es un lugar que ha sido testigo de grandes cambios en la historia de Estados Unidos, como el discurso de Martin Luther King en 1963 durante la marcha por el trabajo y la libertad.

Uno de los edificios que rodea el National Mall es el Museo Hirshhorn. Expresión del estilo americano Federal, el museo, diseñado por el arquitecto Gordon Bunshaft en los años 70, es un ‘donut’ con sabor a cemento de 70 metros de alto sobre el suelo. En 2009 el museo fue seleccionado para convertirse en un nuevo foro para la divulgación intelectual relacionada con las artes y la cultura. ¿Cómo insertar entonces el arte en un lugar tan representativo del espíritu cívico y político de un país?

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No pudiendo extender el área del museo, el proyecto se basa en el único elemento disponible en la intervención: el agujero. De hecho, aprovechando el auge creado por los rodamientos de hormigón y el centro hueco cilíndrico, se ha diseñado un megaglobo (ya denominado por la ciudadania ‘globo Bloomberg, en honor del alcalde) de más de 50 metros de altura, que se infla por debajo, se abre paso en todas direcciones con fugas, literalmente, en la cresta cerca de uno de los cuatro soportes, creando un espacio separado del museo que alberga una cafetería y un pequeño auditorio para conferencias y proyecciones.

 Ligera, flexible y efímera, la membrana, en contraste con los materiales pesados ​​y opacos del museo, se estabilizará por un tubo de agua que rodea la megaglobo a diferentes alturas y por una serie de cables de acero conectados a la estructura del edificio. Esto hará que sea posible, no para “volar” a través de la membrana y todo el Hirshhorn (aunque la idea de ver al vuelo el museo tiene algo poético ….).

Eugenio Aglietti, octubre de 2012©

Imágenes: © Diller Scofidio + Renfro

TECNNE | Arquitectura y contextos

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Cosa trasforma lo spazio pubblico generico in spazio di qualità? Lo studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro ha fatto di questa domanda il perno intorno a cui costruire il proprio linguaggio architettonico ed accrescere il dibattito internazionale. “Per creare un luogo che sia davvero pubblico – spiega Liz Diller, partner dello studio – occorre cancellare le distinzioni tra progetti di architettura, urbanistica, del territorio e dei media”.

Molti, non necessariamente dei non addetti ai lavori, ignorano che spesso progettare significa confrontarsi con ciò che non è tangibile o facilmente delimitabile: l’aria, il movimento delle persone, le traiettorie e i sistemi di aggregazione sono alcuni elementi essenziali di un progetto, ancor di più in un progetto per uno spazio pubblico.

Il National Mall di Washington è uno dei luoghi pubblici più venerati negli USA. Simbolo di dissenso, di libertà di parola e della democrazia americana, il Mall è un luogo che ha testimoniato le grandi svolte della storia statunitense, come il discorso tenuto da Martin Luther King nel 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà.

Uno degli edifici che delimitano il National Mall è l’Hirshhorn Museum. Espressione dello stile federale americano, il museo, progettato negli anni ’70 dall’architetto Gordon Bunshaft, è una ‘ciambella’ dal sapore cementizio larga 70 metri e sollevata da terra. Nel 2009 il museo è stato selezionato per diventare un nuovo foro intellettuale per divulgazioni inerenti le arti e la cultura. Come inserire allora l’arte in un luogo così rappresentativo della politica e del senso civico di un paese?

Non potendo estendere l’area di pertinenza del museo, il progetto si basa sull’unico elemento disponibile per realizzare l’intervento: il buco. Infatti, sfruttando il rialzo creato dagli appoggi in cemento ed il vuoto cilindrico centrale, è stato progettato un megapalloncino (già ribattezzato dai cittadini il ‘Bloomberg balloon’, in onore dell’omonimo sindaco) alto più di 50 metri, il quale, gonfiato dal basso, si fa largo in tutte le direzioni fuoriuscendo, letteralmente, dal colmo ed in prossimità di uno dei quattro appoggi, creando uno spazio separato dal museo che ospita una caffetteria ed un piccolo auditorium per conferenze e proiezioni.

Leggera, effimera e flessibile, la membrana, in pieno contrasto con i materiali pesanti ed opachi del museo, sarà stabilizzata da tubi d’acqua che circondano il megapalloncino ad altezze differenti e da una serie di funi in acciaio collegate alla struttura esistente dell’edificio. In questo modo sarà possibile non far ‘volare’ via la membrana e tutto l’Hirshhorn (anche se l’idea di vedere il museo spiccare il volo ha un qualcosa di poetico…).

La struttura, prevista per il 2013, verrà installata due volte l’anno, a Maggio e ad Ottobre. Non rimane che da chiedersi se sarà Obama o Romney il prossimo Presidente degli Stati Uniti a sedere in prima fila in occasione della prima conferenza. Per ora, si respira ancora aria democratica…

 

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